Esattamente 150 anni fa veniva dato alle stampe il primo volume della "Storia della città di Roma nel Medioevo" di Ferdinand Gregorovius. Come Goethe e Stendhal, lo storico luterano molto amò le vestigia romane. Molto meno, purtroppo, coloro che le avevano impresse. In "Lucrezia Borgia" (1874), opera successiva alla sua più grande fatica, Gregorovius scriverà: «Il Machiavelli afferma che la colpa del decadimento morale d'Italia fu della Chiesa e dei preti. Senonché e preti e Chiesa non furono forse prodotti dell'Italia? Egli avrebbe dovuto dire che alcuni elementi vitali, che presso i Germani diventano interiori, presso gl'Italiani invece rimangono esteriori. Fra gl'Italiani non poteva nascere Lutero. Ove ancora alcuno ne dubiti, si domandi chi e che cosa vi sia nato dopo l'ultimo Concilio dell'anno 1870».
Nel 1991 l'Associazione Culturale Romana gli ha dedicato una targa.
giovedì 26 febbraio 2009
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