giovedì 26 febbraio 2009

Gregorovius

Esattamente 150 anni fa veniva dato alle stampe il primo volume della "Storia della città di Roma nel Medioevo" di Ferdinand Gregorovius. Come Goethe e Stendhal, lo storico luterano molto amò le vestigia romane. Molto meno, purtroppo, coloro che le avevano impresse. In "Lucrezia Borgia" (1874), opera successiva alla sua più grande fatica, Gregorovius scriverà: «Il Machiavelli afferma che la colpa del decadimento morale d'Italia fu della Chiesa e dei preti. Senonché e preti e Chiesa non furono forse prodotti dell'Italia? Egli avrebbe dovuto dire che alcuni elementi vitali, che presso i Germani diventano interiori, presso gl'Italiani invece rimangono esteriori. Fra gl'Italiani non poteva nascere Lutero. Ove ancora alcuno ne dubiti, si domandi chi e che cosa vi sia nato dopo l'ultimo Concilio dell'anno 1870».
Nel 1991 l'Associazione Culturale Romana gli ha dedicato una targa.

martedì 10 febbraio 2009

Previsioni

Beh, in effetti sarebbe troppo barboso se questo blog fosse "solo" sui Borgia (ma lo sarebbe ugualmente se dovesse commentare l'intero orbe del politicamente corretto).

Scrive Padre Livio Fanzaga su "Il Giornale" (10.02.09), a proposito del fatto che Eluana Englaro sia morta "così presto": «Mi è sembrato che Dio abbia voluto dimostrare di essere lui il vero padrone della vita, scompaginando i piani degli uomini. Ha preso Eluana e se l'é portata in cielo».
Quella dichiarazione mi ha fatto venire in mente che nel film "La Passione" di Mel Gibson - come si sa, ispirato alle rivelazioni private di Suor Caterina Emmerick -, ad un certo punto della flagellazione di Gesù alla colonna, un soldato romano esclama: «Credere non possum! Resistentia sua incredibilis est!». Al contrario, in croce, Gesù morì prima delle previsioni («Pilato si meravigliò che fosse già morto e, chiamato il centurione, lo interrogò se fosse morto da tempo.», Mc 15,44).